RASSEGNA STAMPA

Notizie del settore

L’epilazione è definitiva e sicura solo dal dermatologo
08/07/2023

L’epilazione è definitiva e sicura solo dal dermatologo'': le differenze tra medico ed estetista

Intervista al prof. Luigi Corricciati, uno dei massimi esperti: ''Il laser estetico depotenzia, quello medico debella con meno sedute. Gli effetti collaterali derivano spesso dall’inesperienza dell’operatore''.

Oggi rispondiamo alle domanda che tutti si fanno, con uno dei massimi esperti della materia: quali sono le differenze tra l’epilazione definitiva gestita da un dermatologo e quella effettuata dall’estetista? Sono sempre di più gli uomini e le donne, soprattutto tra gli sportivi, che ricorrono alla tecnologia laser per superare il problema dei peli, soprattutto chi deve fare i conti con un eccesso di peluria su schiena e vari punti che rendono più pesante la sudorazione. Ne parliamo con il professor Luigi Coricciati, Medico Chirurgo, Specialista in Dermatologia e Venereologia, Direttore Sanitario del “Coricciati Medical Group”, in  via Zimbalo Martano (LE), Professore A.C. Master II Livello in Laserterapia Dermatologica Università degli Studi Dell’Insubria Varese, Professore A.C. Master II Livello Medicina estetica Università della Magna Graecia Catanzaro.

Dottore, sentiamo parlare spesso di epilazione laser: ogni centro estetico promette grandi risultati, ma oggi dobbiamo fare chiarezza. Qualcuno si rivolge a chi offre il servizio meno costoso. Quali sono le differenze e gli effetti collaterali di un’epilazione laser fatta dal dermatologo e quali quelli della stessa operazione effettuata da un’estetista? Quali sono le differenze tra i macchinari?

“Chiariamo innanzitutto un aspetto: l’epilazione laser è una metodica medico-estetica e, in alcuni casi, una vera e propria procedura terapeutica.
Le differenze tra i laser utilizzabili nei centri estetici e quelli utilizzabili negli studi medici sono abissali.
La prima differenza riguarda la tecnologia in sé, cioè la potenza del laser.
Le attuali disposizioni del Ministero della Salute limitano l’utilizzo di dispositivi laser di un certo tipo solo al personale medico, restano utilizzabili nell’ambito dell’attività di estetista i laser estetici ‘depotenziati’ e ‘defocalizzati’, quelli cioè con una lunghezza d’onda intorno agli 808nm (il diodo, per intenderci). Al medico è consentito invece di utilizzare anche il laser ad alessandrite e il Nd-Yag, che lavorano in maniera completamente diversa e hanno la lunghezza d’onda giusta per ‘colpire il bersaglio’, cioè la melanina contenuta nel bulbo pilifero.
Altra differenza riguarda il risultato: i laser estetici tendono solo a miniaturizzare il pelo, cioè ad assottigliarlo ed indebolirlo, ma difficilmente si riuscirà a debellarlo completamente.
Poi bisogna pensare che sarà diverso anche il numero di sedute, poiché il laser estetico richiederà sessioni continue di mantenimento.
La differenza più importante, l’unica che a mio avviso i pazienti dovrebbero valutare, è invece il profilo di sicurezza. Tutto ciò che faccio sulla mia pelle resta, lo ricorda anche a distanza di anni. I laser medicali sono sottoposti a controlli rigorosissimi e studi continui, sono stati studiati i cambiamenti istologici a livello cutaneo in seguito all’irradiazione con sorgenti laser e non sono state evidenziate tossicità o alterazioni sul DNA cellulare.
Possono esserci eventi avversi post trattamento, dai più banali come l’eritema ai più seri, come ustioni, porpora e cicatrici. Un dermatologo è in grado di prevenirli e gestirli. Perché rischiare sulla nostra pelle?”.

La figura del dermatologo è importante anche nella gestione degli eventuali effetti collaterali, vero? Che tipo di danni possono fare i cosiddetti “santoni” dell’estetica con il laser, se non sono esperti e ben formati e se non si avvalgono della figura di un dermatologo? Quali sono i pazienti che non possono sottoporsi a questo trattamento?

“Saper gestire gli eventuali effetti avversi secondari ad una seduta laser è di fondamentale importanza.
Se viene settato correttamente il laser, personalizzando su ogni paziente la lunghezza d’onda, fluenza e durata d’impulso, tarandolo in base al fototipo, tipo di pelo, età ed area anatomica da trattare, gli effetti avversi sono nulli, non si verificano.
Gli effetti collaterali derivano, nella maggior parte dei casi, dall’inesperienza dell’operatore. Ci possono, però, essere dei casi in cui il paziente ometta di riferire al medico alcune cose, come ad esempio l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti, o non rispetti le indicazioni pre-post trattamento e quindi l’effetto collaterale indesiderato si verifica nonostante il trattamento sia stato eseguito correttamente. Il dermatologo, comunque, è in grado di gestirli perfettamente.
Non effettuiamo l’epilazione laser sulle donne in gravidanza, non esistono delle controindicazioni specifiche, ma il trattamento potrebbe essere poco efficace o addirittura inefficace per via delle variazioni ormonali a cui la donna è sottoposta in questa fase della vita”.

Ci sono controindicazioni per le parti intime? Da quale età si può intervenire: un’adolescente può fare l’epilazione definitiva?

“Non ci sono controindicazioni per le parti intime, anzi il laser medicale è consigliato come alternativa assoluta ad altre metodiche, poiché consente di trattare in piena sicurezza aree ricche di linfonodi, previene la formazione di cisti ed è terapeutico per la follicolite. Lo stesso discorso vale per un’altra zona delicata, come il cavo ascellare nel sesso femminile. È l’unica metodica utilizzabile, ad esempio, nelle idrosadeniti suppurative, parlo chiaramente di laser medicali con tecnologie sofisticate.
Nelle adolescenti consiglio di intraprendere il percorso di epilazione laser ad alcune condizioni: che abbiano avuto il menarca da almeno 5 anni, che il ciclo sia regolare e non vi siano problematiche concomitanti, come, ad esempio, il diabete, cisti ovariche, squilibri tiroidei e altro. In questo caso il trattamento è fattibile ed è comunque un forte ausilio nella gestione dell’inestetismo, ma occorrerà un numero di sedute più elevato per la stabilizzazione del risultato”.

Spesso si parla di “epilazione definitiva”: è davvero possibile non far spuntare più i peli? Quanti richiami ci vogliono nel tempo?

“La terminologia corretta, secondo la letteratura scientifica è “epilazione progressivamente permanente”, significa cioè che, progressivamente, si accompagna il paziente al raggiungimento della permanenza del risultato. Questo obiettivo è più facilmente raggiungibile per alcune aree anatomiche (ad es. arti inferiori) e più lento in altre (ad esempio volto, linea alba e in linea di massima tutte quelle zone non sottoposte a stimoli ormonali). I richiami non sono sempre necessari, anche qui il dermatologo saprà indicare l’opportunità di effettuarlo e con che cadenza”.

È vero che non è efficace l’epilazione laser sui peli bianchi o biondi? Perché?

“Purtroppo, ad oggi, nonostante ci siano stati progressi tecnologici pazzeschi nel settore, non esiste un laser per epilazione che sia in grado di debellare i peli bianchi. Questo perché nel pelo bianco manca il target (bersaglio) del laser, che è la melatonina contenuta nel pelo. Praticamente sono ‘otticamente vuoti’ e nessun laser può colpirli.
I peli biondi possono essere trattati, con piccole precauzioni e “trucchi” che il dermatologo saprà applicare”.

Qual è il periodo in cui è consigliabile procedere con l’epilazione laser?

“Generalmente il periodo migliore per iniziare è l’autunno, perché la pelle è meno abbronzata e perché si arriva all’estate con un numero di sessioni eseguite che consentono di aver già stabilizzato un buon risultato. Con i nuovi laser, quelli che utilizziamo nel nostro centro Coricciati Medical Group, però, la prima valutazione (pelle abbronzata) è ormai bypassata ed irrilevante grazie alla possibilità di miscelare in maniera simultanea due diverse lunghezze d’onda nello stesso impulso. Sono laser miscelati di nuovissima generazione che consentono di trattare pelli abbronzate o fototipi scuri”.

Tecnicamente quanto dura una seduta total body? Si sente fastidio o dolore?

“La seduta è rapidissima, in media circa trenta minuti per una total body, il tempo può variare di poco in aumento o in diminuzione in base alla conformazione fisica del paziente.
Non si avverte dolore perché il sistema è dotato di un criogeno integrato che raffredda la cute e rende più confortevole il trattamento. Si può avvertire un po’ di fastidio nelle parti più delicate, come ad esempio la zona inguinale”.

Chiudiamo questa intervista con un consiglio: come informarsi e cosa fare prima di procedere all’epilazione laser con il primo capitato?

“L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di affidarsi ai professionisti: chi è nel settore da tempo studia, si aggiorna ed investe su tecnologie di qualità. Nello specifico, per la laserterapia io, personalmente, mi affiderei ad un dermatologo o ad un chirurgo plastico o a qualsiasi medico non specialista che abbia fatto un Master di Secondo livello Universitario: non è sufficiente il corso di due ore, così come quando si deve partorire ci si rivolge ad un ginecologo. Soprattutto non sceglierei un professionista perché ‘sponsorizzato’ dai social o leggendo le recensioni si google: Soprattutto non lo sceglierei per il ‘quanto costa?’. Un prezzo troppo basso, spesso, ad esempio, sta ad indicare utilizzo di strumentazione di scarsa qualità e potrebbe essere un campanello d’allarme. Adesso c’è la possibilità di prendere i laser a noleggio. Voi affidereste la vostra pelle a chi utilizza il laser a giorni alterni o a chi ha anni alle spalle di esperienza e utilizzo continuato?”.

di Gaetano Gorgoni (leggi articolo)